Al debutto tre codici tributo per usufruire dei crediti d’imposta in favore dell’industria cinematografica. Con la risoluzione n. 85/E pubblicata oggi, l’Agenzia delle Entrate istituisce gli identificativi numerici 6826, 6827 e 6828 che le imprese interessate dovranno riportare nel modello F24 (sezione “Erario”, colonna “Importi a credito compensati”) per usare in compensazione i bonus introdotti dalla Finanziaria 2008 (legge n. 244/2007)
. In particolare: - il codice 6826 individua il credito d’imposta per gli apporti in denaro a favore della produzione di opere cinematografiche;
- il codice 6827 identifica il credito d’imposta per le spese sostenute dalle imprese di distribuzione cinematografica;
- il codice 6828 si riferisce al credito d’imposta per le spese sostenute dalle imprese di esercizio cinematografico per la digitalizzazione delle sale.
La misura dell’agevolazione fiscale varia a seconda della tipologia di impresa e di attività svolta. Per esempio, alle imprese non appartenenti al settore cineaudiovisivo che finanziano la produzione di pellicole di nazionalità italiana il Fisco riconosce un credito del 40 per cento della somma stanziata a partire dal 1° giugno 2009 e fino al periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2009, per un importo massimo di un milione di euro. Per gli investimenti effettuati nello stesso arco di tempo dalle imprese di distribuzione ed esercizio cinematografico che stipulano contratti coi produttori per realizzare opere di nazionalità italiana considerate di interesse culturale è previsto un bonus pari al venti per cento della spesa sostenuta, con un tetto annuo di un milione di euro. Inoltre, le imprese di distribuzione cinematografica hanno diritto a un credito del 15 per cento per le somme stanziate per distribuire su scala nazionale opere cinematografiche di interesse culturale, nel limite di un milione e cinquecento mila euro, e del 10 per cento per la distribuzione in Italia di opere in lingua originale italiana, nel limite di due milioni di euro.
Infine, le imprese di esercizio cinematografico che puntano sulla digitalizzazione delle sale, acquistando impianti e apparecchiature di proiezione hi-tech, possono godere di un bonus pari al trenta per cento dei costi sostenuti dal 1° giugno 2008 e fino al periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2009, entro una soglia di 50 mila euro per ogni schermo.
Il testo della risoluzione n. 85/E è disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it. Inoltre, su FiscoOggi.it sarà pubblicato un articolo sul tema
Nessun commento:
Posta un commento